Davide Ballerini è perfettamente consapevole che ogni giorno al Tour de France, se si è compagni di squadra di Mark Cavendish, si lotta per la storia: per centrare il successo numero 35 in tappe come quella odierna, o per continuare a sperare, come nelle giornate passate col britannico ad evitare la tagliola del tempo massimo.
Davide, meeting finito: cosa vi siete detti?
«Abbiamo ricordato a noi stessi che è da dicembre che pensiamo e lavoriamo per giornate come quella di oggi».
Che ruolo avrai?
«Oggi sarò il quart’ultimo uomo. Dopo di me Bol, Morkov e infine Cavendish».
Mark ha digerito le fatiche delle prime due tappe?
«Sta bene e vuole vincere con tutto se stesso. Nella prima ha sofferto più del dovuto per via del caldo, ma complessivamente sapevamo che verso Rimini e verso Bologna dovevamo difenderci e stringere i denti».
Chi temete maggiormente, al di là di Philipsen che sembra lo sprinter di riferimento?
«Nessuno, perché sappiamo di lavorare per il più grande velocista di tutti i tempi che non a caso condivide con Merckx il primato di tappe al Tour».
Quando arriverà il tuo momento?
«Vedremo strada facendo, adesso la priorità ce l’ha Cavendish».