Arrivò davanti a quella casa di Sesto Fiorentino, lesse il nome sul citofono, fece un respiro e suonò. Aprì Alfredo Martini che fece entrare in casa sua un certo Alberto Bettiol con il suo direttore sportivo Gabriele Balducci. Questo Bettiol era alle prese con l’esame di maturità e stava facendo la tesi su Gino Bartali perché anche lui era ciclista, ma solo dilettante. Balducci gli promise che Martini avrebbe sicuramente avuto quel che cercava per terminare la ricerca e così lo portò direttamente a casa sua. Alfredo gli porse un libro con dedica ma Bettiol non riuscì più a tornare lì per riconsegnarglielo prima che Martini mancasse. Oggi, a 50 metri da quella casa, quello stesso Alberto Bettiol è diventato campione italiano. Anche un po’ per Alfredo Martini....
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