![20240702TDF0080-A.S.O._Billy_Ceusters](https://www.quibicisport.it/wp-content/uploads/2024/07/20240702TDF0080-A.S.O._Billy_Ceusters-696x464.jpg)
Tutto serve nel ciclismo, anche essere campione del mondo a cronometro in una tappa di montagna. Remco Evenepoel oggi ha reagito bene allo scatto in salita di Pogacar e Vingegaard, tanto da aver perso poco fino alla cima del Galibier. Poi si è buttato in discesa ma i mostri del suo passato si sono fatti vivi molto presto. I primi tornanti erano bagnati e nonostante stesse scendendo con tutta l’accortezza possibile, racconta di essere slittato due o tre volte.
«Tadej Pogacar ha dimostrato ancora una volta le sue qualità. Sappiamo che quando attacca è molto esplosivo. Ho provato ad andare ma non sono riuscito a seguirlo. Sono arrivato in cima non troppo lontano da Vingegaard, quindi non è andata poi così male. Poi mi sono lanciato nella discesa e ho preso un po’ troppi rischi, l’ho quasi pagata: sono scivolato due o tre volte su tratti leggermente bagnati, quindi ho perso un po’ di fiducia».
Appena tornato in piano, Evenepoel ha spinto forte sui pedali come un cronoman sa fare ed è rientrato con un gruppetto su Vingegaard, è riuscito anche a sprintare prendendo il secondo posto nella tappa di oggi e nella classifica generale. Ora Evenepoel si trova a 35” dallo sloveno, mentre il danese è a 50”.
«Forse non sono al 100% ma è sicuramente un buon inizio. Mi sono detto che puntavo a una top 5, quindi finire secondo in una tappa di montagna del Tour e piazzarmi secondo nella classifica generale significa che sono sulla strada giusta. Per quanto riguarda la vittoria finale, la corsa è ancora lunga, Tadej potrebbe avere una giornata no, e in ogni caso preferisco concentrarmi su ciò che sono in grado di fare io con la mia squadra. Combatteremo fino a Nizza e in ogni caso tutto sta andando bene e mi sto divertendo».