Giro d’Italia, Piganzoli: «Mi do un voto tra il sette e l’otto, posso diventare un uomo da grandi giri»

Piganzoli
Davide Piganzoli.

«Quando sono partito da Torino, la seconda e la terza settimana erano per me un grande punto di domanda. Ho avuto le risposte che cercavo, anzi di più: non mi aspettavo di andare così bene». Il bilancio del primo Giro d’Italia di Davide Piganzoli può considerarsi positivo: tredicesimo in classifica, quarto miglior giovane (dopo Tiberi, Arensman e Zana) e quarto miglior italiano (ancora dietro a Tiberi e a Zana, oltre che a Fortunato). Il valtellinese della Polti Kometa, al primo grande giro della carriera dopo lo splendido terzo posto (alle spalle di Del Toro e Pellizzari) al Tour de l’Avenir dell’anno scorso, ha mostrato nell’arco delle tre settimane una grande costanza, dote importante per chi, come lui, ha l’ambizione di fare classifica nei grandi giri ...

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