Tour de France, Pogacar: «I due secondi posti mi bruciano, voglio vincere. Non sono mai stato così bene»

Pogacar
Tadej Pogacar alla partenza della quindicesima tappa del Tour de France 2023 (foto: A.S.O./Ballet)
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Tadej Pogacar scalda i motori in vista del Grand Départ del Tour de France 2024 dall’Italia. Poco prima di volare verso Firenze, il corridore sloveno ha parlato delle sue ambizioni in una intervista rilasciata sul sito ufficiale della UAE Team Emirates, avendo modo anche di ricordare le emozioni vissute qualche settimana fa al Giro d’Italia.

«Vincere la maglia rosa è stata un’esperienza incredibile, che custodirò per sempre. Vincere nel modo in cui lo abbiamo fatto, poi, è ancora più bello. Dopo il finale di Roma mi sono rilassato un po’ e ho mangiato del buon cibo, ma avevo alcune cose da fare a casa, quindi sono tornato a Monaco abbastanza presto. La prima settimana ho fatto alcuni giorni di pedalata leggera fino al bar e ritorno a casa, poi ho iniziato ad aumentare il ritmo».

Gestire gli sforzi tra due appuntamenti così importanti e ravvicinati è fondamentale. «È davvero importante staccare di tanto in tanto. Il recupero mentale vale come il recupero fisico. Devi trovare il giusto equilibrio, e a volte devi semplicemente stare lontano dalla bicicletta. Mi piace staccare passando il tempo a casa con gli amici e mi piace anche andare a prendere un gelato o fare una bella cena».

Il Tour è ormai alle porte. «Non vedo l’ora che inizi. Sembra che abbia fatto un passo avanti dal Giro, e la mia forma è anche migliore di quanto mi aspettassi. Ho fatto un buon allenamento e ho testato un po’ le mie gambe e, per essere onesti, non mi sono mai sentito così bene sulla bici. Se attaccherò fin da subito? Vedremo, i primi giorni saranno abbastanza duri, specie il secondo con la salita di San Luca».

Jonas Vingegaard, Primoz Roglic e Remco Evenepoel: sono loro gli avversari da battere, tutti in ripresa dai recenti infortuni. «Jonas si è fatto davvero male, ma penso arriverà preparato. È forte mentalmente e si è ripreso bene. Remco e Primoz si sono mossi bene al Delfinato e al Tour staranno ancora meglio. Non si sa mai come sono i tuoi avversari. I nostri corpi sono imprevedibili, l’anno scorso pensavo di essere al 100% ma un giorno ero super in forma e un altro giorno non ero pronto. I due secondi posti comunque mi bruciano, voglio vincere».

La corsa non finirà a Parigi, ma a Nizza, vicino alla sua casa di Montecarlo. «Gli ultimi tre giorni sono davvero impegnativi, ci sarà un sacco di calcolo tra i contendenti della classifica generale, qualcuno potrebbe pensare di risparmiare le gambe per l’ultimo giorno perché hanno preparato una cronometro brutale. Penso che a Nizza sarà super caldo e umido, conosco bene le condizioni di luglio e agosto e penso siano terribili. Mi sono anche concentrato un po’ di più sulla bici da cronometro, ma non ho fatto cambiamenti estremi».

Favorito numero uno per la vittoria, pesa? «Tutti pensano che vincerò il Tour ogni anno e non ho vinto gli ultimi due, ovviamente c’è sempre una pressione per il Tour, è la gara più grande del mondo. Ogni anno sono più maturo e sto imparando dalle esperienze e dagli errori. Non si smette mai di migliorare mentalmente e fisicamente e credo di essere in una buona posizione. Ovviamente voglio divertirmi anche, quando non mi divertirò più sulla bici, forse mi ritirerò».