Urska Zigart, guarda guarda chi ha vinto tutto in Slovenia

La prima vittoria di Urska Zigart su strada (GreenEDGE Cycling)
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Quello di Urska Zigart è un volto diventato noto e familiare al grande pubblico del ciclismo per un motivo: spunta sempre sorridente al traguardo delle corse in cui gareggia – quasi sempre domina – il compagno, Tadej Pogacar. I due sono forse la coppia più conosciuta e amata nel mondo delle due ruote per via della complicità che dimostrano sui social, davanti ai media o in allenamento nella loro Slovenia. Guai, però, a considerare Zigart semplicemente come l’ombra del vincitore in carica del Giro d’Italia.

Il suo palmarès non sarà paragonabile a quello di Pogacar, ma non è una buona ragione per sminuirlo. Il 20 giugno Zigart è stata incoronata regina del campionato nazionale sloveno a cronometro per la quarta volta in carriera (2020, 2022, 2023, 2024), poco dopo aver chiuso in Top 10 il Giro di Svizzera. Proprio alla corsa elvetica, lo scorso anno si rese protagonista di un bell’attacco a 13 km dal traguardo; il giorno dopo, i giornali scrissero «la fidanzata di Pogacar ripresa a 100 metri dal traguardo», suscitando – giustamente – il dispiacere della ventisettenne del Team Liv AlUla Jayco, privata persino del proprio nome.

Fortunatamente, Pogacar è il primo ad accendere i riflettori sul problema e a provare a porvi rimedio, definendosi con molta autoironia “il fidanzato di Urska Zigart”. Un’attenzione che tutti – giornalisti in primis – dovremmo avere quando parliamo di un’atleta che non ha bisogno di un compagno per essere celebrata.

Urska Zigart e Tadej Pogacar

Poi però Urska Zigart ha fatto il bis ai campionati sloveni su strada, ottenendo la sua prima vittoria in una corsa su strada con più di 10 minuti di distacco a Trebnje. È dunque il secondo titolo nazionale per l’atleta della Jayco in due giorni. Percorso impegnativo di 107,5 km: Urska ha mostrato la sua forza in salita e si è fatta strada verso la vittoria, con un ampio margine sulle sue rivali. Zigart tornerà ora a Monaco per allenarsi e concentrarsi sul prossimo Giro d’Italia femminile, dove sfoggerà per la prima volta i colori nazionali sloveni.

«La gara è stata davvero dura. Abbiamo iniziato con gli uomini junior, come sempre, e quest’anno il percorso era duro con quasi 2 km di salita al 10% ed era davvero selettivo. Dopo il primo giro ero l’unica donna rimasta in gara il gruppo con i ragazzi ed eravamo davvero al limite, sapevo che la prossima volta non ce l’avrei fatta. Ho seguito alcuni movimenti per ottenere un po’ di vantaggio prima della seconda salita. Ho cercato di restare con loro ed è stato molto difficile. Alla fine ce l’ho fatta con un gap enorme e sono davvero, davvero felice di avere le gambe oggi per giocare in modo intelligente e tutto è andato per il verso giusto. È il mio primo titolo in una corsa su strada, quindi sono super felice di indossare finalmente la bandiera slovena nelle corse su strada».